Ora vi farò una domanda stupida.
Lo avete mai visto un cavallo? Intendo, da vicino. Molto vicino.
Lo avete mai visto camminare e muoversi quasi danzando? Lo avete visto correre mentre il vento spettina la sua criniera e le sue narici si allargano al respiro dell’aria pungente?
Vi sembra un modo strano per iniziare un post? Beh, lo potrebbe sembrare ma non questa volta.
Rimango sempre un po’ incredula nei confronti di chi rimane indifferente di fronte alla bellezza di un cavallo, un animale così facile da impaurire eppure così forte e maestoso, capace di creare legami indissolubili col genere umano.
Mi è capitato tempo fa di vedere “War Horse“, un film tratto dall’omonimo romanzo di Nick Stafford e ambientato tra la Francia e l’Inghilterra della Prima Guerra Mondiale.
Di cosa parla il film non ve lo voglio svelare, ma immagino abbiate capito che i cavalli ne sono protagonisti. Voglio però, raccontarvi i luoghi in cui sono state effettuate le riprese qui in Inghilterra e che ho avuto la fortuna di vedere.
Precisamente ci troviamo nel Dartmoor National Park, un altopiano della contea del Devon, che risale ad un’epoca così lontana nel tempo che nemmeno riesco ad immaginarmi quanto è secolare il suolo su cui ho camminato.
Selvaggio, desolato eppur così ricco di fascino: ecco come definirei il Dartmoor. Ciò che si distingue in questo paesaggio – più che la vegetazione pressoché inesistente – sono le grandi montagne di granito dalle forme così irregolari e stratificate che camminarci attraverso è un’esperienza.
Le piccole stradine tagliano il parco in lungo e in largo. Sembra di guidare in mezzo al nulla, ma poi si arriva sulla cima della collina e il panorama si apre davanti agli occhi.
Si scende dalla macchina, si indossano gli scarponcini ed è ora di camminare.
Ho scoperto che esiste una tradizione risalente al 1800 circa, che si chiama Letterboxing on Dartmoor e si svolge proprio tra le enormi rocce del parco. Si tratta di una sorta di caccia al tesoro in cui delle scatole contenenti una piccolo quaderno e degli stampi a inchiostro, vengono nascoste tra le fessure dei grandi massi di granito. Chi trova la scatola generalmente lascia all’interno del quaderno un commento ed un piccolo timbro, provando così il suo ritrovamento.
Gli abitanti del posto la considerano una vera e propria attività outdoor. Sono sicura che diverta grandi e piccini.
Nel Dartmoor la gente vive nel modo più semplice, sembra quasi rimasta sospesa nel tempo. La maggior parte delle famiglie vive tramite i profitti della propria farm, del proprio B&B oppure gestendo i pochi negozi e pub che ci sono nella zona.
Nei giorni festivi sono numerosi i bus di turisti che arrivano a Widecombe -in-the-Moor, una delle cittadine del parco, ma è sempre facile assaporare la semplicità e la genuinità di questi luoghi.
Pressoché tutte le famiglie hanno un cavallo. Perché qui averlo è quasi una legge, e scoprire il Dartmoor su una sella dev’essere davvero bellissimo.
Steven Spielberg, il regista di “War Horse”, del Dartmoor dice: “Nella mia lunga ed eclettica carriera, non ho mai sperimentato così tanta bellezza della natura come quando ho girato questo film.”
Non credo che le mie foto rendano giustizia alla bellezza di questo luogo, ma credo che Spielberg avesse davvero ragione, e io ho cercato di godermelo il più possibile.