– Ho iniziato a viaggiare quando avevo 19 anno, sin dall’inizio decisi che qualsiasi cosa avessi fatto nella mia vita i viaggi ne dovevano far parte. Volevo uno scopo, tuttavia, e quando scoprii la fotografia e i documentari pensai: ” Ecco ci siamo, questa è una cosa che farò per tutta la vita: viaggiare, fotografare, documentare e raccontare storie.” –
Ieri sono stata alla Villa Reale di Monza per la mostra “Oltre lo sguardo” di Steve McCurry.
Ho deciso di scrivere questo post non per mostrarvi le opere del fotografo, quelle potete trovarle ovunque vogliate senza che io vi riempia questa pagina di foto scattate alle sue foto, con qualità decisamente minore ed un significato inesistente.
Scrivo questo post per raccontarvi ciò che di questa mostra non mi è piaciuto, e per condividere con voi la sensazione che ho provato passeggiando tra le splendide sale della Villa Reale – curiosa di sapere se anche voi la pensate come me.
Le foto esposte sono stratosferiche. Su questo non avevo nessun dubbio, perché quando a scattarle è il Sig. McCurry non c’è possibilità che io non ne rimanga ogni volta affascinata.
Ma c’è una cosa che non sono riuscita a mandare giù. Qualcosa che proprio mi ha infastidita, alla quale io non riesco molto a trovare una spiegazione.
Tra le centinaia di visitatori presenti alla mostra, ho notato un’altissima percentuale di persone che, di fronte alle stampe delle foto esposte, non è stata in grado di far altro che tirare fuori il cellulare e fotografarle. Qualcuno ha avuto addirittura la bellissima idea di sfoggiare la sua reflex, porsi di fronte ad una delle tantissime fotografie, zoommare all’inverosimile in modo da eliminare dall’inquadratura cornici e disturbi vari, per poi magari pubblicarla e ricevere chissà quale elogio.
E questo io l’ho trovato irrispettoso, senza molto senso. In grado di estirpare dall’opera il suo significato, le sua storia, le emozioni e gli aneddoti che ci stanno dietro.
Ecco ciò che proprio mi ha infastidita.
Io di fronte ad una foto di Steve McCurry riesco solo a rimanere immobile, incantata e piena di domande sulle verità di quello scatto.
Forse Steve McCurry non è un artista adatto a tutti.
Voi cosa ne pensate?
sono d’accordo. mi chiedo il senso di fotografare altre foto. per ricordo? per plagio? per cosa?? mi piacerebbe moltissimo andare a vederla!beata te!
Sono contenta di non essere l’unica a pensarla così!
La mostra è davvero bella, merita una visita!
Sono d’accordo con te, anche sulla frase finale: forse Mc Curry non è per tutti. Poco prima della pubblicazione del calendario che ha fatto per l’azienda per cui lavoro quest’anno ho letto commenti di “presunti” fotografi quanto meno imbarazzanti.
Sono esposte anche le foto del calendario, idea geniale dell’azienda..
Menomale non sono l’unica a pensarla così, ma ti giuro che ieri mi hanno proprio fatto saltare i nervi!
Ho letto da qualche parte che se una foto fotografata fa perdere i diritti d’autore al vero autore. Hai voglia a far bella figura con gli amici!
Ero davvero
sconcertata Barbara! Senza parole 🙂
Piaciuta vero?! era la mia prima mostra e sono stata felicissima di iniziare con il botto…
Io ho fatto in parte quello che hai scritto e che tanto odi 🙂 ma solo perché sono rimasta talmente estasiata dalle sue opere che ho pensato che mi sarebbe piaciuto condividere gli scatti che più mi sono piaciuti con chi mi legge!
Ma ho dovuto fare un secondo giro, ricordandomi quello che avevo visto, perché al primo impatto mi veniva veramente impossibile tirare fuori la macchina e scattare 🙂
un abbraccio!!
Si le foto sono davvero stupende, ma su quello non avevo dubbio!
Io sto cercando di trovare un momentino per riuscire ad andare, anche perchè la Villa Reale è proprio dietro casa mia.
Vai perché merita davvero!