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Back home..

Una delle cose più belle di quando si viaggia è che, qualunque sia lo scopo per cui si è partiti, si incontrano sempre un sacco di persone nuove. Ognuna con la propria storia, la propria cultura e la propria lingua!E così è stato anche per me in questa avventura londinese. Ho conosciuto Marina, bellissima brasiliana che si è concessa una lunga vacanza prima di rientrare nel suo negozio e Maceiò.Raquel, spagnola di Barcellona.Genara, che dopo aver vagabondato per l’Europa quasi un anno è da poco rientrata a casa, in Cile, per terminare gli studi.Hany, egiziano trasferitosi a Londra con la moglie sarda. Quanto mi sono appassionata ai racconti del suo paese!E poi Joe, fantastico insegnante fondamentale per la mia pronuncia!Sibel, avvocato turco in trasferta lavorativa che mai ha perso occasione per raccontarmi di quanto le mancasse la piccola figlioletta rimasta in Turchia.Luke, detto Gary Barlow o Garibaldi con la sua “simpaticissima” fidanzata! Si sa, quando siamo all’estero noi italiani cerchiamo sempre di legare con nostri compaesani, ci viene naturale!E allora ecco Federica, la primissima ragazza …

Papà, sono stancooo!

E’ bello come, dopo mesi di vita londinese, girando per la città non mi senta più solo una turista. La mia quotidianità oggi è fatta di cabine telefoniche rosse, di bus a due piani e taxi neri, di ponti sul Tamigi e di luci a Piccadilly. E’ come se ormai tante cose le dessi per scontate. Ma è quando capita questo che a volte dimentico quanto è bello tutto ciò che mi circonda. Questo week end quindi, ho deciso di tornare a fare la turista per un’occasione speciale. Ale, il fratello del mio ragazzo, è arrivato in città con suo figlio Matteo! Quale occasione migliore per sfoggiare le nostre doti da Cicerone nella City?! Dopo una notte un pò travagliata, ci svegliamo quando ancora è buio per andare ad aspettarli in stazione. Non avevo mai visto Londra così presto al mattino. Ho praticamente assistito al suo risveglio: il sole che sorge, i primi negozi che aprono e i primi londinesi che si dirigono a lavoro. Eccoli scendere dal treno! Sembrano piuttosto stravolti. Il ritardo del volo …

Rubando parole.

Quando nelle parole degli altri trovi quello che vorresti scrivere tu. “Vengo a trovare B. e la porto ogni giorno in una città diversa. B. sogna di viaggiare, vuole girare il mondo, conoscerne le lingue, scovarne i segreti. Sa già l’inglese e il francese, vuole imparare il portoghese, lo spagnolo e il russo. […] Dice che conoscere le lingue degli altri aiuta a vedere di più il mondo. […] Raccolgo materiale studiando usi e costumi di una città o nazione, mi procuro su internet le immagini dei luoghi più belli da visitare, dei monumenti da non perdere, legati magari a storie interessanti. Preparo un PowerPoint e poi lo guardiamo insieme sul computer mentre io fingo di portare B. per quelle strade, come se fossi una guida turistica esperta. Così siamo stati a visitare l’Anello d’Oro in Russia, coperti da mille strati di lana per difenderci dal freddo, ci siamo riposati all’ombra gigantesca del Cristo che sovrasta Rio, abbiamo sostano in silenzio di fronte al Taj Mahal in India, un edifico straordinariamente bianco poggiato su sabbia …

Christmas Lights

Eccomi qui.. Certo che non è facile tenere aggiornato un blog quando si vive a Londra! Si hanno talmente tante cose da fare che le uniche ore libere sono quelle notturne in cui si dovrebbe almeno cercare di dormire! Dieci giorni di vita londinese e mi sembra di essere qui da mesi! Adoro avere le giornate completamente impegnate. Quelle giornate in cui nella testa non c’è spazio per nessun pensiero, nessuno. Quelle in cui ti senti, dopo tanto tempo, finalmente più leggera. Ogni giorno è una scoperta qui. Ogni giorno racchiude sempre qualcosa di carino che varrà la pena ricordare: il tipo strambo fuori dalla tube di Leicester Square che urla cose indecifrabili a turisti persi o bisognosi di informazioni, cinesi/giapponesi che ti scambiano per fotografo professionista e ti chiedono di scattargli foto improponibili, gente simpatica che in metro ti scambia per nana (!!!), i flatmates che parlano lingue assurde (mamma li turchi!) e le imprecazione alla Northern Line che ogni volta mi mette in crisi quando lascio Camden Town perchè finisco sempre per ritrovarmi …

Suoni e profumi

Non ho mai preparato una valigia per un viaggio di sola andata. Credetemi, è decisamente complesso. Quattro giorni alla mia partenza e la domanda  è: “Cosa porto con me?”.  Anzi, “Cosa posso lasciare qui?”. Ciò che è certo, è che le limitazioni rispetto al peso dei bagagli delle compagnie aeree non mi sono favorevoli. In poco più di venti chili dovrà  stare gran parte della mia vita, quella che porterò con me a Londra, che prenderà una nuova forma a Londra. Non parlo solo di vestiti, scarpe, borse, magliette, e tutti gli accessori che contribuiscono ad accentuare la mia ancora timida femminilità. Parlo di tutto il resto. I miei libri, le fotografie appese in camera, i quadri alle pareti, il mio album da disegno, il mio cuscino, i regali dei “miei” bambini,  il contenitore dei biscotti e la lampada sul comodino. Il suono dello scacciapensieri in veranda, delle chiavi che Michele posa “delicatamente” sul mobile accanto all’entrata, quello della porticina da dove entra ed esce il mio gatto, delle persiane che si chiudono la sera …